Le temperature oltre la media in molte zone d’Italia, hanno spinto diverse gelaterie italiane ad anticipare le riaperture post-emergenza Covid-19, puntando sull’asporto. A evidenziarlo è Coldiretti, che spiega: “Il caldo record ha spinto nelle città alla riapertura anticipata oltre l’80% delle gelaterie, che si sono avvalse della possibilità di svolgere attività di asporto a favore dei tanti italiani che hanno colto l’occasione del weekend per passeggiare all’aria aperta”.
L’Italia, sempre secondo Coldiretti, detiene la leadership mondiale nella produzione di gelato artigianale, sia per numero di punti vendita sia per fatturato, grazie alle 39.000 gelaterie (10.000 specializzate e 29.000 bar e pasticcerie con gelato artigianale) che danno lavoro a circa 150.000 addetti e realizzano un fatturato di 2,8 miliardi di euro.
“E’ un settore che punta sull’avvio della fase 2 con l’adozione di tutte le precauzioni per evitare affollamenti – sottolinea la Coldiretti – anche perché sono in molti gli italiani che dopo un lungo periodo tra le mura domestiche per il lockdown hanno colto l’occasione per gustare nuovi sapori con temperature che hanno raggiunto anche i 40 gradi in alcune città. I consumi di gelato degli italiani hanno superato i 6 chili a testa all’anno e ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici, anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori: tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.
Nelle gelaterie presenti in Italia si stima – conclude Coldiretti – che vengano utilizzati durante l’anno per la produzione ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti con un evidente impatto positivo sulle imprese fornitrici”.