Noci, nocciole e frutta secca in generale possono rivelarsi funzionali anche per la fertilità maschile. Con una dose di almeno 60 grammi al giorno, gli uomini possono infatti contare su spermatozoi più numerosi, mobili e vitali. Ad affermarlo è uno studio presentato al Congresso dell’Eshre, la società europea di riproduzione umana ed embriologia, da Albert Salas-Huetos della Human Nutrition Unit dell’Universitat Rovira i Virgili di Reus, in Spagna.
La ricerca ha coinvolto per 14 settimane 119 giovani maschi sani, di età compresa fra 18 e 35 anni, suddivisi casualmente in due gruppi: dieta in stile occidentale, con o senza l’aggiunta di 60 grammi al giorno di frutta a guscio mista. Sono stati quindi controllati diversi parametri spia di un seme sano: conta spermatica, vitalità, motilità e morfologia degli spermatozoi; livello di frammentazione del dna spermatico, un elemento strettamente associato all’infertilità maschile. Ed ecco il risultato: nei partecipanti che consumavano quotidianamente noci e simili apparivano migliorati tutti i fattori correlati alla fertilità (la conta spermatica del 16%, la vitalità del 4%, la motilità del 6%, la morfologia dell’1%), con una riduzione della frammentazione del dna.
“I dati ottenuti – commentano gli autori – sono coerenti con i miglioramenti riscontrati in altri recenti studi che hanno valutato l’effetto di diete ricche di omega-3, antiossidanti (vitamina C ed E, selenio e zinco) e folati”. Tutti nutrienti presenti anche nella frutta secca esaminata.
“Si stanno accumulando dati – spiegano ancora i ricercatori – su quella che si può ormai considerare un’evidenza: cambiamenti di vita come l’adozione di un modello dietetico sano possono aiutare il concepimento, e naturalmente anche alimenti come le noci sono un componente chiave di una dieta mediterranea sana”.