Uno dei problemi che da qualche anno sta tenendo banco tra chi produce nocciole, è quello dello scoiattolo grigio. Addirittura un vero e proprio flagello in alcune zone, per i danni che riesce a provocare. Oggi, arriva anche una spiegazione “scientifica” sul motivo per cui questa razza avrebbe preso il sopravvento su quella autoctona: lo scoiattolo grigio, infatti, sarebbe più “intelligente” di quello rosso. La tesi arriva da studi condotti presso le università di Exeter e di Edimburgo, il cui esito è stato ripreso anche dal quotidiano Repubblica. “Una ricerca condotta nelle università di Exeter e di Edimburgo – scrive tra l’altro Repubblica – ha messo alla prova le due specie: un compito facile (aprire un coperchio trasparente) e uno più complesso (spingere e tirare alcune leve) per ottenere nocciole.
Grigi e rossi riescono a risolvere bene l’esercizio più facile, ma molti più scoiattoli grigi (il 91%) superano la prova più difficile, contro il 62% dei rossi. I ricercatori affermano che questa superiore flessibilità comportamentale possa spiegare il successo dei grigi nella competizione per la sopravvivenza e per la conquista degli ambienti migliori. Gli scoiattoli rossi hanno vissuto nel Regno Unito per migliaia di anni, gli scoiattoli grigi, che arrivarono dal Nord America alla fine del XIX secolo, sono considerati ancora una specie aliena. E nel Regno di Elisabetta II oggi sono quindici volte più numerosi dei cugini europei, tanto numerosi che dal 2017 è in atto un programma pilota di sterilizzazione dolce messo a punto dall’Agenzia per la salute degli animali e delle piante (Animal and plant health agency). Il piano è quello di sistemare, nei boschi dove vive la specie americana, delle esche di Nutella corrette con un vaccino immunocontraccettivo…Non tutto – prosegue però Repubblica – sembra perduto per la specie europea: tra gli individui che hanno avuto successo nel compito più difficile, alcuni l’hanno risolto più rapidamente dei grigi. Gli scoiattoli rossi che ce l’hanno fatta, inoltre, erano anche più veloci nel cambiare tattica dopo aver provato un metodo inefficace”.