Mandorle, nocciole, miele e un caco a fette. E’ questa la merenda per i bimbi della scuola Dante Alighieri, in via Cassa di Risparmio a Bolzano. Tutto ciò accade grazie al progetto europeo “Frutta e verdure nelle scuole”, al quale l’Alto Adige ha aderito per la nona volta. L’iniziativa si propone di rendere anche appetitosa un’alimentazione sana, allo scopo di migliorare le abitudini alimentari dei bambini. “Complessivamente – spiega Andreas Werth, direttore della ripartizione agricoltura, in rappresentanza dell’assessore Arnold Schuler, a Roma per la Conferenza Stato-Regioni – nelle scuole saranno forniti per 33 settimane ortaggi e frutta”. Si va dalle mele altoatesine, alle carote, ma anche cachi e ceci lessati.
Quest’anno tale progetto è stato ampliato con uno specifico programma per incentivare il consumo del latte e dei suoi derivati. Saranno coinvolte 644 classi di 116 diversi istituti, per complessivi 7.752 studenti. Introdotte dalla dirigente della scuola Dante, Sabine Giunta, la rappresentante del ministero delle politiche agricole, Caterina Cogliano e Laura Gennaro del Consiglio per la ricerca agraria hanno spiegato i dettagli del progetto, che a livello nazionale coinvolge circa 300.000 studenti. Grazie a una serie di concorsi a tema che prevedono l’elaborazione di storie, disegni o lavoretti, il Ministero punta ad ampliare ulteriormente la partecipazione. Andrea Ancarani, della cooperativa Alegra, aggiudicataria dell’appalto, ha infine garantito sulla provenienza italiana di tutti i prodotti che verranno distribuiti.