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Siccità, anche le nocciole a rischio

nocciola

La siccità dell’estate 2017 sta preoccupando seriamente anche i produttori di nocciole. A lanciare l’allarme è Coldiretti, che denuncia come il Lago di Garda sia appena al 34,4% di riempimento, mentre il fiume Po al ponte della Becca a Pavia sia circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico.

In Piemonte – spiega l’associazione agricola – a soffrire sono soprattutto le province di Cuneo, Asti e Alessandria, dove il forte caldo di questi giorni, oltretutto, sta aggravando la situazione idrica degli alpeggi. La campagna cerealicola sta facendo registrare rese inferiori del 30%, per le coltivazioni foraggiere è andato a compimento solo il primo taglio con danni almeno del 50%. Ci sono forti timori per la raccolta di frutta, uva e nocciole. Vivono con il terrore degli incendi, considerata la conformazione del territorio, gli agricoltori della Liguria che risentono della siccità soprattutto per gli oliveti dell’imperiese, soggetti alla cascola dei frutti e nelle zone irrigue di Andora e Albenga, dove soffre anche la coltivazione del pregiato basilico genovese. Dal mese di aprile, la Regione Veneto ha emesso tre ordinanze sullo stato di crisi per siccità allo scopo di contingentare l’acqua. Gli agricoltori – prosegue Coldiretti – sono costretti a bagnare la soia, il mais, la barbabietola, il tabacco oltre a tutte le orticole, comprese le frutticole già in emergenza, ma anche i prati stabili con conseguente aggravio dei costi di produzione. Preoccupa anche il cuneo salino che interessa una zona del Polesine di circa 62mila ettari, pari al 10% della superficie regionale particolarmente vocata tra l’altro agli ortaggi.

 

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