L’export di frutta secca segna numeri molto positivi nei primi cinque mesi del 2016. Secondo i dati diffusi da Fruitimprese, su elaborazione di dati Istat, da gennaio a maggio le esportazioni sono aumentate in quantitativi dell’8,6% e del 14,4% in valore rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Una situazione molto simile si riscontra anche sul fronte dell’import, che registra addirittura un + 28% in quantitativi e un + 7,6% in valore.
Analizzando i dati nel dettaglio, per quanto riguarda le esportazioni da gennaio a maggio 2016 hanno varcato il confine 21.101 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 19.427 tonnellate del gennaio – maggio 2015. Ciò significa appunto un + 8,6% negli scambi, che a livello di fatturato hanno generato 179,87 milioni di euro, rispetto ai 157,23 milioni di euro dello scorso anno. Per quanto concerne l’import, invece, la progressione è a doppia cifra (appunto un + 28%), con 74.775 tonnellate, rispetto alle 58.404 tonnellate del gennaio – maggio 2015. Più contenuto, invece, l’aumento del fatturato (+ 7,6%), che è passato da 428,47 a 460,93 milioni di euro.
Guardando agli altri generi ortofrutticoli, c’è da segnalare per il periodo considerato un aumento delle esportazioni per legumi e ortaggi (+ 22,9%), agrumi (+ 22%) e frutta tropicale (+ 20,9%). L’unico segno negativo riguarda la frutta fresca (- 1%), rimasta sostanzialmente sui livelli dello scorso anno. A livello di fatturato, i numeri sono tutti positivi: + 4,0% per legumi e ortaggi, + 35,1% per gli agrumi, + 0,1% per la frutta fresca, + 27,3% per la frutta tropicale.
Per l’import, salta senz’altro all’occhio il – 38,7% dei quantitativi di agrumi. Legumi e ortaggi segnano invece, sempre a livello quantitativo, un + 2,7%, la frutta fresca un + 1,4% e la frutta tropicale un + 4,6%. Ciò significa, dal punto di vista del fatturato, un + 7,5% per legumi e ortaggi, – 22,3% per gli agrumi, – 2,8% per la frutta fresca e + 1,9% per la frutta tropicale.