Il prodotto tipico di un paese può diventare anche un “prefisso” per educare i più giovani. E’ il caso dell’associazione “Nocciomamme”, nata in una terra a forte vocazione corilicola come il piccolo centro di Castellero, in provincia di Asti. Qui, dove la nocciola è di casa, è nata un’associazione che partecipa a tutti gli eventi del paese e, naturalmente, alla sagra delle nocciole che si tiene ogni anno in ottobre, durante la quale i bambini imparano a fare biscotti, dolci e altro ancora a base di questo frutto tipico del territorio.
Ad occuparsi del “caso” dell’associazione “Nocciomamme” è stato in questi giorni anche il quotidiano “La Stampa”, che scrive tra l’altro: “A Castellero tutto è «noccio», in omaggio a questo frutto che, interpretato in chiave gastronomica, è una delizia anche per il palato dei «nocciobimbi». E così, tra «nocciofeste», «noccio-trekking», «nocciosport», è nata, appunto, Nocciomamme. «A Castellero i bambini sotto i 12 anni rappresentano il dieci per cento della popolazione: una trentina su circa trecento abitanti. Sono molti. Ma le possibilità di comunicare tra loro però sono scarse, visto che, a seconda del luogo di lavoro delle madri, vanno a scuola a Tigliole, Villafranca, Monale, Baldichieri o addirittura ad Asti – spiega Daniela Sticca, cofondatrice e referente dell’associazione – Ed è per dare la possibilità ai nostri figli di stare insieme facendo qualcosa di interessante, che tre anni fa ci è venuta l’idea di riunirci in associazione. Ci siamo rivolte al sindaco Roberto Campia, il quale ha sposato immediatamente la causa e ci sta tuttora dando tutto il supporto necessario».
“Da allora – prosegue il servizio de La Stampa – Nocciomamme e Nocciobimbi partecipano con uno spazio proprio a tutte le manifestazioni di Castellero. A fine giugno, per esempio, erano alla festa patronale con giochi, arte e letture. Per la Sagra della nocciola (a ottobre) i bambini si destreggiano tra biscotti, torte e pasticcini a base di nocciole. L’attività è intensa anche per Natale e Carnevale…”.