Aumenta l’export di frutta secca e, soprattutto, si registra un vero e proprio “boom” delle importazioni nel primo mese del 2016, rispetto all’analogo periodo del 2015.
Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata da Fruitimprese su elaborazione di dati Istat. In particolare, a gennaio 2016 sono state esportate 4.439 tonnellate di frutta secca, ovvero l’1,8% in più rispetto alle 4.362 tonnellate esportate a gennaio 2015. Praticamente invariato il valore (+ 0,6%), che da 36,7 milioni di euro è passato a poco meno di 37 milioni di euro. Nell’ambito delle importazioni, invece, durante lo scorso mese di gennaio si è assistito a una vera e propria esplosione. Rispetto all’analogo periodo del 2015, infatti, l’import di frutta secca è aumentato del 40,3%, passando da 12.964 tonnellate a 18.183 tonnellate. Anche il valore del fatturato è cresciuto notevolmente (+ 34,9%), passando da 90,8 milioni di euro a 122,56 milioni di euro.
Sempre secondo le elaborazioni di Fruitimprese, a gennaio 2016 sono cresciute le esportazioni in termini quantitativi anche per legumi e ortaggi (+ 4,1%), agrumi (+ 0,8%) e frutta fresca (+ 0,9%), mentre continua la flessione per la frutta tropicale, che nel gennaio di un anno dopo fa registrare un -7,3%, anche se in valore aumenta del 3%. Guardando alle importazioni degli altri generi ortofrutticoli, in termini quantitativi a gennaio 2016 sono aumentati solo legumi e ortaggi (+ 10,6%), mentre calano anche sensibilmente le importazioni di agrumi (- 27,9%), frutta fresca (- 8,4%) e frutta tropicale (- 0,2%). In termini di valore, invece, crescono legumi e ortaggi (+ 5,4%), la già citata frutta secca e la frutta tropicale (+ 5,9%), mentre calano gli agrumi (- 14,2%) e la frutta fresca (- 4,5%).
Durante l’intero anno 2015, il comparto della frutta secca aveva fatto registrare un aumento contenuto dell’export in termini quantitativi (+ 2,8%) e uno speculare calo dell’import (- 4,9%), ma solo dal punto di vista quantitativo e non di valore.