Aumenta l’export e cala l’import. Questo, in estrema sintesi, è il bilancio del commercio di frutta secca riferito al periodo gennaio – novembre 2015, confrontato col medesimo periodo 2014. In particolare, tra gennaio e novembre 2015, secondo dati Istat elaborati da Fruitimprese, sono state esportate 61.928 tonnellate di frutta secca, ovvero un 3,5% in più rispetto alle 59.847 tonnellate esportate nell’analogo periodo 2014. In termini di valore l’aumento è ancora più marcato (+ 18%), dal momento che si è passati da un fatturato di 366,93 milioni di euro a 432,88 milioni di euro.
Sul fronte dell’import, invece, diminuiscono i quantitativi ma aumenta comunque il giro d’affari in valore. Nello specifico, l’import di frutta secca è passato dalle 198.187 tonnellate del periodo gennaio – novembre 2014 alle 184.851 tonnellate del gennaio – novembre 2015, con una flessione del – 6,7%. Tuttavia, il fatturato è passato dai 940,58 milioni di euro del 2014 ai 1.169 milioni di euro del 2015. Per quanto concerne gli altri generi ortofrutticoli, balza all’occhio la buona performance dell’export di frutta fresca, che registra una crescita del 7% in quantitativi e dell’11,3% in valore. In calo, invece, l’export di legumi e ortaggi (- 2,8%), agrumi (- 3%) e frutta tropicale (- 8,5%). Per quanto riguarda l’import, aumenta quello di legumi e ortaggi (+ 7,7%), di agrumi (+ 32,5%) e di frutta fresca (+ 8,9%), mentre cala quello di frutta tropicale (- 3,1%).
In linea generale, sono da registrare le ottime performance dell’export, almeno in termini di valore. Se infatti il trend sarà confermato per l’unico mese che manca all’appello, quello di dicembre 2015, l’export potrebbe raggiungere il migliore risultato di sempre, toccando quota 4,5 miliardi di euro, un vero e proprio record assoluto.