Come di consueto a metà dicembre, arrivano i dati definitivi della produzione melicola nazionale con le analisi effettuate dal Comitato marketing di Assomela, il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale. Il volume di mele prodotte in Italia nel 2014 è 2.460.005 tonnellate, con un aumento del 14,3% rispetto al 2013 (Alto Adige +9,4%, Trentino +21,5%, altre regioni +17,9%). Un’annata record, quindi, in linea con le previsioni, dovuta ad un andamento stagionale favorevole per merito “di una primavera mite e favorevole all’impollinazione e all’allegagione e una estate fresca e regolarmente piovosa che ha sostenuto uno sviluppo progressivo e regolare dei frutti”. Bene anche l’aspetto qualitativo, che secondo Assomela connota i frutti positivamente dal punto di vista del colore e del gusto.
Per quanto riguarda le giacenze delle “mele da tavola” in Italia alla data del 1 dicembre 2014 sono di 1.595.713 tonnellate, superiori del 14% rispetto alla stessa data del 2013. Anche a livello comunitario le giacenze allo stesso periodo si collocano attorno a 5.000.000 di tonnellate, in aumento di circa il 12% rispetto all’anno scorso. Certamente positive sino ad ora le vendite in Italia: sono 556.672 le tonnellate vendute, con un aumento decisamente significativo e pari a 105.765 tonnellate (+ 23%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Per il gruppo Gala si registra una vendita di 180.793 tonnellate da inizio stagione, rispetto alle 152.073 dell’anno precedente: un livello record che consente di recuperare buona parte dell’aumento di disponibilità rispetto all’anno precedente. Ma sono ottimi i volumi di vendita anche per il gruppo Red delicious (+16%) e per la Golden delicious (+ 22%) rispetto al 2013. Sorprendenti dati di vendita relativi anche alla Granny Smith che segna un record di vendite, con 39.215 tonnellate contro le 18.602 dello stesso periodo nell’anno 2013 (+ 99%). Anche a livello comunitario i volumi di vendita al 01 dicembre sono molto alti, superiori di circa 200.000 ton. (+75%) dalla partenza della campagna di commercializzazione.
Quali prospettive per il prosieguo della campagna 2014/2015? In questo momento l’eccesso di offerta condiziona le valutazioni commerciali con valori medi che in alcuni casi sono anche al di sotto dei costi di produzione. Però “I trends di vendita – commenta Assomela – sono molto interessanti, elevati sia a livello varietale che nei diversi paesi della Comunità Europea, con buon riscontro di consumo interno ma anche ottimi risultati per l’esportazione”. Ci sono buoni segnali che comunque inducono ad un cauto e prudente ottimismo per una graduale ripresa del mercato. Per esempio “Per alcune varietà, come Gala e Fuji, che stanno rientrando entro volumi di disponibilità ordinari, si avvertono già primi segnali di recupero dei prezzi”. Se il ritmo di vendita, conclude Assomela, proseguirà con la medesima dinamica, il volume di prodotto aggiuntivo rispetto al 2013 potrebbe essere assorbito già dai mesi primaverili, portando la disponibilità e l’offerta di mele ad un livello pari se non inferiore alle annate precedenti.