Sono positive molte delle notizie che provengono dalla Sicilia per quanto riguarda la produzione di una coltura molto importante per il territorio come quella del Limone di Siracusa Igp. In una nota, infatti, il Consorzio saluta positivamente lo sblocco delle procedure di modifica richieste al disciplinare. “Il Mipaaf ha infatti accolto i chiarimenti trasmessi dal Consorzio di Tutela e si attende pertanto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Gli atti saranno quindi trasmessi alla Commissione Europea che dovrà valutare se consentire l’applicazione della modifica (strada preferita dal Consorzio) o se pubblicarla in Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea al fine di consentire agli Stati membri, entro tre mesi, la possibilità di chiedere chiarimenti o formulare opposizioni”.
Secondo il Consorzio di Tutela le modifiche al disciplinare di produzione avranno ricadute positive sulla vendita di prodotti certificati Igp all’industria di trasformazione, in particolare a quella che si occupa di succhi, gelati e bevande, nei confronti delle quali è stato manifestato grande interesse da parte di industrie del territorio e multinazionali. In previsione anche l’introduzione di un nuovo logo e packaging.
In anticipo rispetto agli anni passati, la campagna di commercializzazione è intanto già iniziata: rese inferiori del 15% ma, secondo il Consorzio, qualità superiore. Sul fronte dei prezzi nei mesi di settembre e ottobre le quotazioni su pianta sono oscillate tra i 25 ed i 30 centesimi, “con punte di 32 per le partite più precoci, in particolare se certificate bio e IGP. Elevati i costi di raccolta in questa fase, vicini ai 15 centesimi, destinati a diminuire a partire dal mese di gennaio 2015 col crescere della produzione vendibile”. I prezzi sono stati elevati fino alla metà di ottobre, per poi calare nelle ultime settimane, anche se su livelli accettabili. Sebbene la concorrenza dei limoni spagnoli sia come al solito importante, così come, fino a Natale, non sarà secondaria quella proveniente dalla Turchia, segnali positivi arrivano sul biologico. “In generale si è però affermata in Europa una più alta affidabilità per il biologico italiano – conclude il Consorzio – ed il Limone di Siracusa rientra a pieno titolo in questo ambito”.