Nel mezzo di una delle crisi più drammatiche per il settore ortofrutticolo italiano, ma non solo, con il crollo dei prezzi all’origine per la frutta estiva, arriva un’altra tegola che rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri russo di limitare o bloccare l’importazione agricole dai Paesi che hanno adottato sanzioni nei confronti di Mosca come risposta al conflitto ucraino, gli effetti sono stati pressoché immediati. A rivelarlo è Coldiretti che rende nota la rescissione di un contratto della cooperativa Fruit Modena Group per l’esportazione di pere in spedizione da Modena verso la Russia.
Se vini e spumanti, così come i prodotti per l’infanzia, dovrebbero essere risparmiati dell’embargo voluto da Putin, a rischio, secondo Coldiretti, ci sono molti altri prodotti alimentari italiani. Tra questi anche frutta e verdura che nel 2013 hanno fatto registrare un giro di affari pari a 72 milioni di euro.
Fonte news: Coldiretti
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Interpellato da Freshplaza, Giampaolo Nasi, direttore di Fruit Modena Group, smentisce la circostanza riportata da Coldiretti: “Ancora non abbiamo contratti rescissi né carichi di merce bloccata, anche perché è ancora in corso il raccolto, e le spedizioni sono previste a settembre. Però la preoccupazione c’è, è forte, e riguarda un po’ tutti i prodotti agroalimentari”.