Nei prossimi mesi ci saranno iniziative per fare promozione sia in Italia che all’estero, nel frattempo si è discusso sui tanti e oramai storici problemi che affliggono una denominazione di pregio qualitativo e identificativa di un territorio come quella dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp. “Opportunità per la tutela e lo sviluppo dell’arancia rossa di Sicilia” è stato infatti il titolo del convegno che mercoledì 8 luglio si è tenuto nell’Aula Consiliare del comune di Scordia in provincia di Catania, organizzato dal Consorzio e dalla Confederazione italiana Agricoltori.
«Tonnellate di arance provenienti dalla Spagna o dal Marocco – ha spiegato Luca Ferlito, neopresidente del Consorzio Arancia rossa di Sicilia – ogni giorno vengono spacciate per siciliane a danno dei produttori della province di Catania, Siracusa ed Enna, che faticano non poco prima di riuscire a collocare le loro produzioni, poiché i prezzi sono meno competitivi a fronte di un’ alta qualità. Ho trovato un Consorzio che non è riconosciuto dal ministero dell’Agricoltura, da un mese stiamo dialogando con i vertici dei dicastero per cambiare lo stato delle cose, compreso lo Statuto. Auspichiamo al tempo stesso una maggiore collaborazione con la Regione Siciliana».
Tra le operazioni da intraprendere nel prossimo futuro il Consorzio auspica un maggior coinvolgimento tra l’Arancia rossa Igp ed il territorio di provenienza, una maggiore aggregazione tra produttori e confezionatori, l’arresto dell’abbandono delle campagne e l’innalzamento delle barriere fitosanitarie.
Fonte news: La Sicilia-Catania