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Bomba d’acqua devasta i pomodorini del piennolo del Vesuvio Dop

Si stimano danni al 70% della produzione. Problemi anche per il pomodoro San Marzano

«La grandinata di ieri ha distrutto e ci ha distrutti». Sul profilo Facebook dell’azienda agricola Casa Barone, una delle realtà di riferimento del Parco Nazionale del Vesuvio, produttrice in regime biologico di frutta, ma soprattutto di una delle chicche della zona, vale a dire il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop, le immagini del disastro che ha colpito le coltivazioni sono eloquenti. «Siamo andati ieri pomeriggio e stamattina in azienda. La situazione è impressionante … Solo vedendo da vicino ci si può rendere conto» continua nel post l’azienda. Una bomba d’acqua lunedì pomeriggio si è abbattuta sul territorio della provincia di Napoli e i danni sono ingenti. «Quest’anno i caratteristici piennoli si conteranno sulle dita di una mano» afferma sulle pagine del quotidiano Il Mattino Giovanni Marino, presidente del Consorzio di tutela di questa vera prelibatezza, unica nella tecnica di lavorazione e conservazione, e soprattutto nel gusto.

Secondo Marino almeno il 70% del totale della produzione – sono 20 gli ettari nell’area coltivati con pomodorini Dop, ai quali però si sommano anche i 200 fuori dall’area a denominazione – è stato distrutto, ma in alcuni casi si arriva al 100%. E la bufera non ha risparmiato neanche le colture di albicocco e uva catalanesca. Il maltempo ha creato, infine, danni anche nell’area dell’agro nolano e di quello nocerino-sarnese, dove si coltiva il pomodoro San Marzano Dop.

Intanto si è attivata Confagricoltura Campania. «Chiediamo agli uffici regionali – scrive il presidente Michele Pannullo – una rapida rilevazione dei danni per evitare la corsa a chi la spara più grossa dando cifre poco realistiche. Proponiamo infine la messa in campo di tutte le azioni a difesa degli agricoltori duramente colpiti, in primis l’attivazione per il riconoscimento dello stato di calamità e le misure di sostegno al mancato reddito». Dopo la rilevazione dei danni, la Regione, come ricorda sempre il quotidiano Il Mattino, avrà due mesi per inviare il dossier al governo e chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale, necessario per poter accedere agli aiuti economici in grado di sostenere gli agricoltori colpiti.

Fonte foto: www.facebook.com/az.agr.casabarone

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