C’è fermento all’interno di Coldiretti dopo l’annuncio delle dimissioni di Sergio Marini, al timone dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli dal 2007. Come si legge, infatti, sul sito agricolae.eu: «Le dimissioni annunciate giovedì sera dal presidente Sergio Marini sembra siano state infatti una sorpresa anche all’interno della stessa Coldiretti». Sempre secondo agricolae.eu, oggi dovrebbe riunirsi il consiglio dell’associazione dei coltivatori diretti, che dovrebbe prendere atto delle dimissioni e dare, come prescrive lo statuto, al consigliere anziano Mauro Tonello la guida dell’associazione e che poi dovrà convocare l’assemblea elettiva.
Le dimissioni di Marini, annunciate giovedì 3 ottobre, verranno ufficializzate durante il prossimo Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si terrà a Cernobbio il 18 e 19 ottobre, e, secondo quanto annunciato dallo stesso, sono la conseguenza della volontà di impegnarsi in un nuovo progetto che lo stesso Marini considera «per il rilancio dell’Italia».
Ma quali sono i motivi che hanno portato alle dimissioni di Marini prima della fine naturale del suo mandato nel 2015? Secondo molti osservatori al centro della vicenda vertono le divergenze interne con Vincenzo Gesmundo, Segretario Organizzativo di Coldiretti, circa il ruolo di Uecoop, la sesta centrale cooperativa nata qualche mese fa e presieduta dallo stesso Marini (ruolo dal quale aveva dato le dimissioni qualche giorno fa), e il progetto Fai (Filiera Agricola Italiana).
Nella foto, da sinistra, Sergio Marini e Vincenzo Gesmundo