Bologna ha ospitato Frutta d’Estate, l’incontro organizzato da Regione Emilia-Romagna e Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara per fare il punto sulla campagna estiva di pesche e nettarine, albicocche e susine. Sul fronte produttivo sebbene per l’estate 2013 non si temano accavallamenti simili a quelli che in altre annate hanno portato a situazioni critiche, non mancano le criticità, rappresentate dalla difficoltà economica generale, dalla minor propensione al consumo e dalla concorrenza della Spagna.
Quest’ultima, soprattutto all’interno dell’areale produttivo della Catalogna, ha per esempio aumentato considerevolmente gli investimenti nel comparto delle pesche salendo da 500mila a 900mila tonnellate con ottime performance sui mercati esteri. Come risponde però l’Italia? Sembrerebbe positivamente. In Emilia Romagna c’è ottimismo per merito della riconversione varietale che sta interessando proprio pesche e nettarine verso la qualità.
Per quanto riguarda le albicocche, secondo il Cso in questo momento la situazione è certamente favorevole: produzioni non troppo elevate, non sovrapposte a quelle dei competitor, forte concentrazione su varietà ad alto livello qualitativo, buon assorbimento del mercato.
Sul fronte delle susine, invece, è necessario aumentare la competitività del nostro paese: in altri paesi, ancora una volta la Spagna, la reddittività per questa cultura è decisamente maggiore, grazie anche al minor costo della manodopera, anche se l’Italia compensa con migliori tecniche colturali e un maggior specializzazione.