Vino e carciofi? Si può, possibilmente con un Piedirosso

Seconda edizione per il concorso di Acerra che vede il carciofo locale cercare il miglior partner vinoso a tavola

Acerra, in Campania, è da sempre nota per la produzione di carciofi, in particolare per la “mammarella”, che si distingue dal resto delle varietà presenti sul mercato per la sue foglie piccole e tenere. Molte le modalità di utilizzo in cucina, ma la tradizione locale lo vuole, in particolare, cotto sulle braci.
E nella città di Pulcinella, per la seconda volta, si è svolta una particolare kermesse che vede, oltre che nel carciofo locale, protagonista anche il vino. Nonostante, infatti, una delle regole auree dell’arte dell’abbinamento cibo – vino della sommellerie reciti che proprio con il carciofo sia meglio desistere nella ricerca del calice migliore (a causa dell’alto contenuto di ferro e del conseguente sapore metallico), gli ideatori del “Mammarella Wine Wedding” hanno deciso per il secondo anno consecutivo di affidare ad una giuria di esperti il compito di scegliere la bottiglie che meglio si sposa con la “mammarella”.

Risultato: un Piedirosso. Questo vitigno a bacca rossa, protagonista nei Campi Flegrei, secondo i gourmet-sommelier chiamati a verificare il miglior matrimonio tra vino e carciofo, come riporta il quotidiano Il Mattino, è risultato la scelta migliore. In particolare quello delle cantine Iovino Monte spina di Pozzuoli.

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