Art 62. A favore o contro, il dibattito continua a essere aperto

Due visioni distinte a confronto da parte dei due fondatori di GDONews

Il 24 ottobre è entrato in vigore l’oramai famoso articolo 62 che, tra le varie novità, regola i pagamenti dei prodotti alimentari in modo perentorio (30 gg per la merce deperibile, 60 gg per il resto), pena sanzioni pecuniarie importanti quanto a entità (dai 500 ai 500mila euro). Le posizioni in campo sono varie e, se da una parte il Governo non sembra disposto a trattare e prendere in considerazione eventuali proroghe o modifiche, dall’altra molte associazioni di categoria lanciano allarmi. Opposte anche le considerazioni dei due fondatori del sito GDOnews, che in due esaustivi articoli, analizzano pro e contro della legge prendendo posizione.

Così, da una parte troviamo Alessandro Foroni, contro l’art.62 e, dall’altra, Andrea Meneghini, invece a favore. Il primo boccia senza appello la nuova norma che fallisce proprio nel primo tentativo che si era proposta, vale a dire limitare il potere contrattuale della grande distribuzione proteggendo la filiera alimentare italiana. La Gdo, per esempio, secondo Foroni, è già corsa ai ripari: “Molti fornitori sono stati chiamati a rapporto e gli è stato imposto uno sconto aggiuntivo (ben mascherato in modo da non risultare illegale) proporzionato all’anticipo dei pagamenti ottenuto con l’art. 62. Si parla di uno sconto compreso tra lo 0,5% e lo 0,7% per ogni mese guadagnato rispetto alle vecchie condizioni”.

Secondo Meneghini, invece, questo provvedimento, se ben assorbito, potrà rappresentare un vero giro di boa delle pessime consuetudini italiane. Sebbene i rischi che molte aziende falliscano, a causa dell’assenza di liquidità per adeguarsi ai tempi di pagamento della legge, siano concreti, con conseguente perdita di lavoro dipendente, Meneghini conclude osservando: “L’obiettivo vorrebbe essere quello secondo cui tra 5 o 10 anni l’art.62 rappresenti una ovvietà commerciale, cioè che si smetta di pensare che il business si può fare senza soldi, anzi peggio ancora, con i soldi degli altri. L’Italia ha l’ambizione di essere un Paese moderno? Allora resista a questa tempesta e prepari un nuovo corso fatto di serietà commerciale e competenza”.

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