È iniziato così come era terminato il nuovo anno sul fronte dell’export ortofrutticolo, vale a dire con un segno negativo. Lo comunica Fruitimprese nel suo report sul primo trimestre del 2019 dove parla di un “appesantimento”della nostra bilancia commerciale.
Secondo l’elaborazione su dati Istat, infatti, il fatturato dell’export perde il 3,3% in valore rispetto al 2018. “I volumi invece (+0,2%) rimangono sostanzialmente stabili il che significa che vi è stata una contrazione dei prezzi. Le importazioni viceversa restano pressoché stabili in volume (-0,1%) ma crescono in valore (+8,9%). Il saldo attivo di conseguenza diminuisce e si attesta a 251 milioni di € (-32,1% rispetto allo stesso periodo del 2018)”.
“Complessivamente nel primo trimestre l’Italia ha esportato 945 mila tonnellate di prodotti per un valore di 1 miliardo e 207 milioni di €. In volume segno negativo per gli ortaggi (-11,5%) e gli agrumi (-12,3%) mentre sono cresciuti la frutta fresca (16,1%) e la frutta secca (28,1%). In valore andamento positivo per gli ortaggi (0,4%) e la frutta secca (16,2%) e segno meno per la frutta fresca (-8%) e gli agrumi (-6%).
Per quanto riguarda le importazioni l’Italia ha acquistato dall’estero circa 906 mila tonnellate di ortofrutticoli per un valore di 956 milioni di €. Tra i singoli comparti diminuisce in volume la quota degli agrumi (-1,2%) e della frutta tropicale (-8,8%) e aumenta quella della frutta fresca (0,2%), della frutta secca (9,6%) e degli ortaggi (4,4%); lo stesso andamento si registra in valore con calo per agrumi e frutta fresca e segno positivo per frutta fresca, ortaggi e frutta secca”.