Ci sono ortomercati, come quello di Padova e Verona che hanno triplicato le attività, altri, come quelli di Piacenza, Cremona, Mantova e Reggio Emilia che hanno, invece, chiuso. “Non vogliamo fare la stessa fine” afferma dalle colonne di Brescia Oggi Massimo Tacconi, Presidente del Consorzio Brescia Mercati Spa. La parola d’ordine, quindi, diventa l’export, alla base anche dell’accordo siglato dall’ortomercato bresciano, secondo in Lombardia per superficie e quantità commercializzate e Pro-Bixia, azienda speciale della Camera di Commercio di Brescia, finalizzata all’organizzazione e promozione di iniziative che creino opportunità commerciali per le aziende locali presso i mercati internazionali. L’accordo si concretizzerà in studi di settore e partecipazione a fiere sostenute da voucher camerali in base ad un calendario di appuntamenti, scelti in base alle specifiche esigenze e con la presenza di un numero minimo di partecipanti. Massimo Ziletti, direttore di Pro-Bixia, durante l’incontro tra le parti e con gli operatori del settore che si è tenuto settimana scorsa, ha mostrato alcuni dati sul mercato ortofrutticolo all’estero e emersi da una ricerca commissionata ad hoc: se la frutta bresciana, sia a valore che a volume, rappresenta ancora una nicchia, per gli ortaggi e la frutta lavorata e conservata la provincie eccelle: un business nel 2010 da 15 milioni di euro, per ora sbilanciato verso l’Europa, ma che ora vuole internazionalizzarsi maggiormente.
Frutta e verdura bresciane puntano all’export
Accordo Pro-Bixia e Consorzio Brescia Mercati per incrementare la presenza nei paesi extra europei
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