Broccolo di Paternopoli. Nuovo presidio Slow Food

Chiamato “aprilatico” entra a far parte dei prodotti tutelati dall’associazione di Bra

Paternopoli, per gli amanti del vino, richiama la memoria immediatamente al Taurasi, vale a dire ad una delle più affascinanti interpretazioni che nascono dall’uva a bacca rossa principe della Campania: l’aglianico. Ma questo borgo irpino, in realtà, è storicamente anche patria di una notevole varietà di ortaggi, tra i quali anche una varietà primaverile del broccolo, per l’appunto chiamato “aprilatico”. Sebbene, dopo il devastante terremoto del 1980, siano rimasti in pochi a Paternopoli a svolgere l’attività di ortolani, la tradizione legata alla produzione di questa particolare varietà di broccolo (ciclo vegetativo lunghissimo e raccolta da fine marzo sino a maggio) si è tramandata ed è oggi difesa attraverso la nascita di un presidio Slow Food (in Italia, a tutela degli particolari ortaggi se ne contano in totale 27), presentato settimana scorsa nella Sala Consigliare del locale Comune.
Sono 4 i produttori che continuano a riprodursi le semente e che, insieme a qualche coltivatore locale, sono riuniti anche all’interno dell’associazione “l’Orto delle Biodiversità di Paternopoli”. Come consumarlo? Una ricetta locale lo vuole in abbinamento a sarde, aglio e limone, ma più in generale è ottimo come ingrediente di primi piatti di pasta o come contorno della carne di maiale.
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