Fino allo scorso anno scolastico erano abituati ad hamburger, hot dog e patatine fritte. Ora, con l’adeguamento alle nuove normative statunitensi in termini di salute alimentare, devono convivere con oltre la metà del piatto composta da frutta e verdura. Ma loro non ci stanno e hanno inscenato anche proteste vivaci. Succede in questi giorni nel distretto scolastico di Los Angeles. A riferirlo è un servizio dell’edizione on line del Corriere della Sera, che a sua volta riprende un articolo del Los Angeles Times. Il numero dei pasti interessati da questo provvedimento è assai cospicuo (650.000 al giorno nella sola metropoli californiana) e, per questo, sta montando anche una forte protesta da parte degli studenti e di diversi genitori, che vorrebbero invece vedere un ritorno a cibi molto più insani e calorici. Si starebbe anche diffondendo un “mercato nero” delle merendine. Tuttavia, a fronte di queste proteste, una nutrita percentuale di studenti ha comunque gradito questa conversione a uno stile alimentare più sano ed equilibrato.
Gli studenti di Los Angeles contro frutta e verdura
Piovono critiche al menù salutista proposto quest’anno in molti college
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