Agrexco, dall’11 settembre scatta la liquidazione

Già nel 2010 erano cominciati i guai con la Corte di Giustizia europea

La Agrexco, holding israeliana dell’export di frutta e verdura con il marchio Carmel, che era controllata con una quota del 30,3% dal Governo di Israele, sarà ufficialmente in liquidazione dall’11 settembre, giorno in cui è prevista la relativa sentenza da parte di un tribunale civile israeliano. A nulla è quindi valsa la tregua di sospensione dei procedimenti a suo carico che era stata concessa alcune settimane fa dalla Corte Distrettuale di Tel Aviv. Sotto accusa per questo fallimento sono gli investimenti operati dal management della società, che avrebbero creato un buco di circa 30 milioni di euro. A riferirlo è l’agenzia è l’agenzia di stampa Nena, che riferisce inoltre: “La Agrexco-Carmel per anni ha venduto all’estero illegamente con il marchio “Made in Israele”, prodotti agricoli in realtà provenienti dalle colonie israeliane costruite nei Territori occupati palestinesi in violazione delle leggi internazionali. Nel 2010 una sentenza della Corte di giustizia europea ha stabilito che i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nei Territori occupati non possano beneficiare delle tariffe commerciali preferenziali nell’ambito dell’accordo Ue- Israele”. A seguito di questi fatti, è scattata una grande campagna di boicottaggio.

(Visited 16 times, 1 visits today)