E’ stato firmato il contratto di acquisizione del ramo d’azienda di Tirrenia – si legge sul sito ansa.it – da parte di Compagnia Italiana di navigazione. I soci di Cin (Marinvest, Grimaldi Group e il gruppo Moby) “hanno deciso di procedere con l’acquisto della compagnia statale salvaguardando per il futuro la continuità territoriale e i livelli occupazionali”. Lo rende noto un comunicato.
Il contratto “prevede l’acquisto del marchio ‘Tirrenia’, di 18 navi e delle linee attraverso la convenzione che verrà stipulata con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; sono esclusi dall’acquisizione la Siremar, i fast ferries, le proprietà immobiliari e le opere d’arte”. Il piano industriale di Cin “prevede il mantenimento dell’intero organico, la sostituzione immediata del naviglio obsoleto, il potenziamento della rete commerciale, l’adeguamento degli standard di bordo ai livelli internazionali e il miglioramento immediato dei servizi e delle condizioni di viaggio dei passeggeri”.
La Regione Autonoma della Sardegna vuole entrare dentro il Cda della nuova Tirrenia, al pari con gli altri soci (25%). In più, propone che la sede sociale possa essere a Cagliari. L’Isola diventerebbe così il socio pubblico con possibilità di un voto determinante tutte le volte che si tratta di parlare di rotte, di frequenze, di qualità delle navi e di politica tariffaria su ogni singola rotta. Se non ci sarà la risposta attesa la Giunta regionale è pronta a impugnare la legge sulla privatizzazione, sollevando un conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale.