Fruttivendoli e non solo

A FICO Eataly World la bottega dell’ortofrutta si chiama il Pomo

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Nata dall’iniziativa di cinque nomi del mondo ortofrutticolo presenti anche nell’adiacente Mercato Agrolimentare, fornirà frutta e verdura anche alle strutture interne. Partner per la frutta secca Noberasco

È proprio il caso di dire che l’unione fa la forza. A FICO Eataly World la bottega dedicata alla vendita di frutta e verdura nasce dall’unione di cinque attori del settore, più uno specializzato nei servizi.

Se l’ortofrutta è presente nel parco agroalimentare di Bologna in molti punti, spesso in versione trasformata o conservata, nonché all’ingresso con il grande muro allestito da Melinda e nell’area esterna con il frutteto, l’area dedicata alla coltivazione degli ortaggi e dei legumi, l’unico vero e proprio fruttivendolo che si trova poco dopo l’ingresso percorrendo la lunga area con mercati e fabbriche si chiama Il Pomo.

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Da sinistra, Maurizio Marioloni e Luigi Gallerani amministratori delegati de Il Pomo

Abbiamo sia il negozio che la gestione dell’attività di catering interno attraverso la quale forniamo in esclusiva a tutti i negozi e i ristoranti di FICO  la frutta e la verdura di cui hanno bisogno”

ci spiegano i due amministratori delegati della nuova società Il Pomo, che dà il nome anche al chiosco: sono Luigi Gallerani, titolare di Befer e presidente di Fedagromercati Bologna, e Maurizio Marioloni, responsabile dello stand di Spreafico presso il Mercato di Bologna e vicepresidente di Fedagromercati Bologna.

Dietro Il Pomo una joint venture tra cinque big del settore ortofrutticolo presenti anche al Centro Agroalimentare di Bologna:  Agribologna, Befer, Cenerini, Novafrut e Spreafico. “In totale rappresentano più di 500 milioni di euro di fatturato”. Insieme a loro anche CO.FA.MO, che invece si occupa di logistica all’interno del centro agroalimentare e che ha deciso di unirsi ai cinque in questo progetto.

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Esposizione ortofrutta il 9 novembre, pochi giorni prima l’apertura ufficiale di FICO Eataly World il 15 novembre

«Il nostro obiettivo – ci spiegano i due amministratori –  è quello di diffondere il buono dell’ortofrutta italiana nel mondo attraverso FICO. Bisogna insegnare al consumatore, sia italiano che straniero, a consumare la frutta, il suo valore, le varietà, la stagionalità, le zone di produzione».

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L’area dedicata alla frutta secca de Il Pomo gestita da Noberasco

Non manca un banco frigo con la IV gamma di frutta – presenti le linee Fresco Senso di Agribologna e Vitamia di Spreafico e, come insalate, quelle di MioOrto – nonché la frutta secca che occupa un’area ad hoc dedicata. «Come partner per la frutta secca abbiamo Noberasco, che ha la gestione di questo angolo del chiosco frutta secca e ci supporta a livello di marketing e istruzione ai ragazzi che vi lavorano».

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