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Dopo il Vietnam, Taiwan. Un altro potenziale mercato per le mele italiane

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Autore Redazione

Primo passo nei rapporti tra Italia e Taiwan per il futuro export delle mele tricolore in un’area molto strategica per il mercato italiano

Dopo le visite degli ispettori vietnamiti a fine settembre, che lasciano sperare nell’apertura di questo importante mercato per l’export delle mele italiane, potrebbe aggiungersi un’altra area molto strategica, vale a dire Taiwan. Si è conclusa lo scorso venerdì, infatti, la visita di due ispettrici fitosanitarie di questo paese presso alcune delle principali aree produttive melicole italiane, primo passo per giungere alla stesura e alla firma di un protocollo bilaterale per l’apertura di questo mercato del sud asiatico.

Taiwan, con i suoi 23 milioni di abitanti, è un mercato molto interessante, commenta in una nota il CSO Italy, che insieme ad Assomela di è occupato del coordinamento della visita: così come per il kiwi italiano, qui ci sono ottime possibilità anche per le mele italiane. La visita ispettiva, che si è svolta dal 2 al 6 ottobre, ha coinvolto le aziende campione Rivoira Giovanni & Figli Spa, in Piemonte, e le organizzazioni di produttori VIP Val Venosta e Melinda in Trentino Alto Adige che hanno lavorato in sinergia con il Ministero delle Politiche Agricole e i Servizi Fitosanitari delle Regioni e delle Province interessate.

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“L’attività, come è accaduto per la visita degli ispettori vietnamiti due settimane fa, è stata realizzata anche con il sostegno dell’ICE, impegnato a favorire, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico, missioni ispettive sanitarie e fitosanitarie necessarie per l’apertura di mercati dove barriere non tariffarie complicano l’esportazione di prodotti alimentari italiani.

Il volume di interscambio tra Italia e Taiwan è notevole, il nostro paese è al quinto posto nella U.E.; in questo interscambio il settore agroalimentare e dunque anche quello ortofrutticolo ha una enorme potenzialità di sviluppo – come dimostrato dalla esportazione di kiwi italiano. Il mercato di Taiwan, infatti, è caratterizzato dalla grande attenzione verso i prodotti di alta qualità, per i quali, oltre ovviamente al gusto, bisogna garantire sicurezza e tracciabilità”.

Questo grande interesse dei consumatori taiwanesi verso i prodotti di importazione sicuri – secondo fonti ICE – è la conseguenza di una serie di scandali alimentari che hanno coinvolto Taiwan negli ultimi anni e che hanno colpito non solo la produzione e gli scambi commerciali del settore, ma anche la fiducia dei consumatori. Di conseguenza, la domanda di prodotti alimentari importati è sempre più elevata. (Fonte: ITA “Mission for Growth to Taipei 2015).

“Le ispettrici in visita alle aziende melicole italiane – dichiara il Direttore di Assomela Alessandro Dalpiaz –  hanno potuto toccare con mano, dal campo al magazzino, il nostro modello produttivo che è uno dei più organizzati al mondo ed in grado di offrire mele di qualità ma anche di garantire il rispetto delle condizioni richieste da Taiwan per l’accesso a tale mercato”.

 “Certamente – dichiara Simona Rubbi– responsabile apertura nuovi mercati di CSO Italy-  il sistema mele italiano, in termini di sicurezza, garanzie e tracciabilità va nella direzione richiesta da Taiwan; per questo speriamo che le condizioni che le autorità taiwanesi imporranno per l’esportazione delle mele italiane siano tali da permettere agli operatori italiani di lavorare senza eccessive complicazioni”.

La visita si è conclusa venerdì 06 ottobre presso il Ministero per le Politiche agricole con un serrato confronto guidato dal dirigente del Servizio Fitosanitario Nazionale dott. Bruno Faraglia, che lascia ben sperare in una conclusione positiva per l’accesso al mercato di Taiwan in tempo utile per la stagione produttiva 2018.

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