Se la Spagna è leader in Europa nella superficie dedicata alla coltivazione di frutta (636mila ettari, pari al 27,1% del totale), l’Italia svetta in quella degli ortaggi con 420mila ettari dedicati, pari 20,2% del totale europeo.
A fornire i dati l’ultima release di Eurostat dedicata alla superfici e alle produzioni ortofrutticole degli Stati membri dell’Unione Europea nel 2015.
Le mele sono in assoluto il frutto più prodotto in Europa (12,7 milioni di tonnellate nel 2015, pari a circa 25 kg per ogni abitante), mentre tra gli ortaggi svettano i pomodori (17,7 milioni di tonnellate, pari a 35 kg per abitante). Nel primo caso a primeggiare è la Polonia, paese dal quale arriva il 25% di tutta la produzione europea, seguita da Italia (19,2%) e Francia (15,5%).
Nel caso dei pomodori l’Italia fornisce il 36,3% della produzione europea, seguita dalla Spagna con il 27,4%. I due paesi insieme, quindi, sottolinea il rapporto Eurostat, coprono quasi due terzi di tutta la produzione dell’Ue.
Per quanto riguarda il resto della frutta, la Spagna è leader nelle coltivazione delle pesche (34,4%), a ruota l’Italia (921 mila tonnellate, pari al 32,9%). Questi due Paesi, insieme alla Grecia (23,2%), forniscono il 90% di tutte le pesche prodotte nell’Unione Europea.
La Spagna è il paese leader anche per quanto riguarda le fragole (29.0%), seguito dalla Polonia (15.6%), dalla Germania (12.5%) e, al quarto posto, dall’Italia (10.4%). Le ciliegie vedono primeggiare la Polonia (25.8%), poi Italia (12.6%), Spagna (10.7%) e Grecia (10.0%).
Per quanto riguarda il resto della produzione di ortaggi in Europa, emerge come, nel caso dei cetrioli, due terzi della produzione europea arrivi da tre paesi insieme: Spagna (29.1%), Polonia (17.7%) e Olanda (17.1%). Più frammentata invece la produzione di carote, che vede in cima il Regno Unito (14.2%), seguito da Polonia (13.1%), Olanda (10.9%) Francia (10.8%), Italia (10.3%) e Germania (10.2%). Infine, per quanto riguarda le zucchine, i principali produttori, quasi appaiati, sono ancora una volta Spagna (37.6%) e Italia (37.1%).
Fonte news e dati: Eurostat NewsRelease – 126/2016 del 22 giugno 2016