Un settore in salute, che cresce ogni anno. È quello dei prodotti del commercio equo certificato (Fairtrade) che anche in Italia riscuote sempre più consensi. A Milano è stato presentato il bilancio relativo al 2015 che ha certificato numeri interessanti, anche per i prodotti ortofrutticoli, in primis per le banane che rappresentano a volume il prodotto più importante di questo settore.
Il venduto a valore nel 2015 ha raggiunto i 99 milioni di euro, pari al 10% in più rispetto all’anno precedente. Solo le banane rappresentano più del 50% del volume superando le 10mila tonnellate. Seguono lo zucchero (+30% rispetto al 2014) il caffè (+10%) e il cacao (+7%).
Da sottolineare come equo e solidale in Italia faccia rima, spesso, anche con “biologico”: circa il 57% del valore (45% in volume) dei prodotti Fairtrade venduti in Italia, infatti, nel 2015 ha anche la certificazione biologica.
Bene anche l’export realizzato dalle aziende italiane in questo comparto. “Del buon andamento commerciale hanno beneficiato in primo luogo i produttori – si sottolinea in una nota – che, grazie a questi volumi di vendita, hanno potuto investire un premio aggiuntivo di oltre 1,2 milioni di dollari nel rafforzamento delle loro organizzazioni, in tutela ambientale, in sanità e istruzione per le loro comunità”.
“A piccoli passi, registriamo una crescita a due cifre, con un valore al consumo di circa 100 milioni di euro – sottolinea Paolo Pastore, Direttore di Fairtrade Italia -. In Italia 145 aziende sono partner del circuito Fairtrade e con 700 item di prodotto diversi siamo presenti in oltre 5.000 punti vendita. Produttori e lavoratori, importatori e aziende, ONG e consumatori, hanno condiviso la visione di un sistema che si migliora sempre e che vuole avere un impatto sempre più profondo”.