Ma che cavolo è il kale? Quello riccio! In Italia il cavolo kale o cavolo riccio, è un supercibo ancora quasi sconosciuto, riservato per ora a una piccola élite di salutisti. Eppure negli Stati Uniti è talmente apprezzato da essere diventato la verdura più consumata dai newyorkesi: i grandi chef fanno a gara per crearne piatti gustosi, le star di Hollywood lo inseriscono come portata principale nelle loro diete e i giovani hipster lo mangiano persino a colazione, oltre a sponsorizzarlo con apposite magliette serigrafate.
In Uk Florette, nota azienda che produce e commercializza insalate di quarta gamma, ha investito 600 mila sterline per pubblicizzare la nuova varietà di baby kale, così piccolo che non necessita la cottura prima del consumo.
Dietro questa scelta c’è un’attenzione verso la salute del consumatore, con il supporto di dati scientifici che affermano che il kale fa bene, anzi, benissimo.
My juice. Succhi e chips da Kale lombardo
Di questo ne è convinta, per esempio, anche Matilde Castellani, milanese di nascita, parigina di adozione, che dopo aver lavorato per anni nella moda ha deciso di abbandonare tutto e tuffarsi nel mondo della salute e del benessere attraverso l’alimentazione.
Frequenta un corso in Francia, poi vola negli States, studia all’Hippocrates Health Institute e torna in Italia per condividere quanto appreso: consumare frutta e verdura aiuta a vivere meglio. Insieme al compagno Alessandro Maffioli, e finanziata da amici che credono nel suo progetto, compra un laboratorio, un estrattore industriale per creare succhi a freddo e un essicatore per sfornare chips di kale. Su questo prodotto crede moltissimo e da novembre è la prima in Italia a produrlo a livello industriale.
My juice (qui la pagina Facebook), questo il logo scelto da Matilde per le sue creazioni. Produce due linee di chips: 100% kale e kale con anacardi, con un gusto che ricorda le patatine al formaggio. Gli snack di My juice garantiscono intatte tutte le proprietà nutritive racchiuse nel cavolo crudo perchè l’essiccazione avviene a 45° gradi, procedimento che le rende croccanti, ma anche e soprattutto sane a differenza delle chips più note e diffuse.
Il prodotto fresco e biologico arriva dai campi di Cascina Fraschina (Abbiategrasso in provincia di Milano) dove Matilde, su consiglio di Antiono Corbari, pioniere del bio in Italia, ha iniziato a collaborare con i coltivatori chiedendo loro di inserire il kale.
Perché fa così bene il Kale?
Studiato dalla Columbia University che ne ha accertato le proprietà antidepressive, viene celebrato dalla psicologa Drew Ramsey per la sua capacità di rendere la mente ottimista. Insieme alla chef Jennifer Iserloh, la dottoressa ha deciso di dedicare un intero libro a questa magica verdura intitolato “50 sfumature di Kale”.
Antiossidante, ricco di betacarotene, vitamina K, vitamina C, quasi cinque volte in più degli spinaci, contiene molte fibre, calcio e potessio. Riduce il colesterolo, fa bene alla pelle, è cardio protettivo, antiinfiammatorio, anti cancro e anti virale, solo per citare alcune effetti benefici. Ha un bassissimo contenuto di calorie quindi idoneo a cure dimagranti.
Affinché il kale non perda tutte queste preziose proprietà andrebbe consumato crudo o dopo essere stato bollito per non più di 5 minuti, oppure essiccato a non più di 45 gradi.