Nel 2023 gli acquisti online di prodotto valgono circa 35,2 miliardi, +8% rispetto al 2022. La maggior parte di questo incremento è spiegato dall’inflazione: in alcuni comparti, primo fra tutti il Food&grocery, i volumi online registrano un effettivo calo nel 2023. In secondo luogo, c’è molta incertezza sulla reale capacità, da parte di diversi merchant, di raggiungere questo target, dati i risultati non sempre rosei conseguiti nel primo trimestre 2023 e l’incertezza di contesto. Rimane stabile il tasso di penetrazione dei prodotti: l’incidenza dei consumi online sui consumi totali è, anche nel 2023, pari all’11 per cento.
Questi sono alcuni dei dati presentati dall’Osservatorio e-commerce b2c Netcomm – School of management del Politecnico di Milano, in occasione del convegno L’e-commerce b2c e i prodotti: gli acquisti degli italiani.
Il Food&grocery, si ferma a +1% sul 2022 e vale 4,4 miliardi. Il mercato italiano nei tre i segmenti – food delivery (piatti a domicilio), grocery alimentare (spesa online da supermercato) ed enogastronomia (cibi e bevande di nicchia) – attraversa una fase di consolidamento sia dell’offerta che della domanda. Gli investimenti dei merchant, fino ad ora focalizzati sul potenziamento dell’infrastruttura logistica e sulla sperimentazione di servizi di consegna a valore aggiunto, sono sempre più finalizzati a minimizzare i costi logistici e a incrementare gli ordini, agendo sulla frequenza di acquisto o sull’ampliamento della base utenti.
“In questi primi mesi del 2023, in Italia, osserviamo un e-commerce di prodotto caratterizzato da luci e ombre – dichiara Valentina Pontiggia, direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano – Luci perché l’online continua a crescere, anche se in modo più controllato rispetto agli ultimi anni, e ha assunto ormai una rilevanza tale da essere considerato centrale e indispensabile per lo sviluppo futuro del retail. Ombre perché sono tante le sfide da affrontare nel prossimo futuro, dagli effetti dell’inflazione alla forte variabilità dei volumi, anche a seguito della ripresa totale dell’attività dei negozi”.
“Ci troviamo in una fase di consolidamento del ruolo dell’online nell’acquisto di prodotti in Italia: sebbene gli italiani stiano progressivamente ritornando a frequentare i negozi fisici, non sono disposti a rinunciare a quei servizi a cui si sono abituati acquistando online durante i lunghi periodi di lockdown, come la possibilità di ricevere a casa un prodotto in tempi brevi o di restituirlo facilmente – afferma Roberto Liscia, presidente di Netcomm – Le imprese devono perciò investire nel digitale per fornire al cliente servizi su misura, che incontrino le sue esigenze in tutti gli aspetti del customer journey – dalla consulenza pre-acquisto alla scelta del metodo di pagamento e di consegna del prodotto, fino ai servizi post-vendita – e rendano l’esperienza d’acquisto sempre più fluida e omnicanale”.
Fonte: Osservatorio digital innovation del Politecnico di Milano