“Siamo favorevoli all’implementazione di sistemi produttivi che mirano a ridurre i residui di fitofarmaci sugli alimenti, anche se rispettosi dei limiti di legge: abbiamo invece delle riserve sull’uso commerciale del claim Residuo zero per creare una ulteriore segmentazione dell’offerta. Stiamo valorizzando l’offerta della nostra ortofrutta Mdd con prodotti da lotta integrata e biologici, main stream e premium, e attualmente non vediamo la necessità di suddividerla ulteriormente “. Parole e concetti semplici quelli espressi da Gianmarco Guernelli, responsabile nazionale Ortofrutta di Conad, che il 27 settembre parteciperà al webinar “Vendere il Residuo zero: tutto quello che c’è da sapere“, in diretta alle ore 12:00 sul canale Linkedin di myfruit.it.
Guernelli precisa: “Spesso il consumatore associa il Residuo zero all’assenza di trattamenti chimici di sintesi mentre, per la legge (certificazione volontaria, ndr) e per gli addetti ai lavori, Residuo zero significa ortofrutta con residui di pesticidi al di sotto del limite di determinazione analitica. Su questo punto credo si debba fare chiarezza onde evitare di creare false aspettative o confondere le idee sul metodo di produzione utilizzato. Questo però non vuole dire che non si può produrre ortofrutta a Residuo zero”.
“Il 27 settembre parteciperò con grande interesse al dibattito, ascoltando e confrontandomi sui vari aspetti che interessano le aziende produttrici e gli enti certificatori”, conclude Gianmarco Guernelli.
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